I progetti paralleli
Nonsolococktails: consulenza e formazione nell’ospitalità
La passione per il mondo della mixology porta Mattia Pastori a condividere la sua cultura e le sue esperienze sfruttando le potenzialità legate ai nuovi media, consentendogli di dialogare con un pubblico ampio quanto più possibile in real time. Nasce così nel 2010 Non Solo Cocktails come una sorta di blog in grado di raccontare attraverso i social esperimenti, ricette e nuove tendenze nel settore cocktail. Il progetto ha grandi potenzialità e nascono presto contatti interessanti che orientano la figura professionale di Mattia verso la strada della consulenza nell’ambito F&B.
Inizia così la collaborazione con diversi brand di settore, come Sanpellegrino, per i quali sviluppa come Mixology Expert i progetti di comunicazione: studio del concept, gestione del set fotografico, realizzazione video, selezione degli ambassador, con l’obiettivo di dare forma a una brand image quanto più efficace nel mondo beverage.
Nuove Aperture
Non solo collaborazioni con brand di spirits, ma anche consulenza su nuove aperture come il Bulk Mixology Bar dell’Hotel Viu, la firma della drink list del nuovo Armani Café e del Franco’s Bar a Positano, oltre che progetti di restyling e take over come Il Camparino in Galleria, per il quale Mattia si è occupato dello studio di una drink strategy tailor made capace di interpretare in modo contemporaneo i valori chiave del brand Campari e farli rivivere in un indirizzo cult nel cuore di Milano. Le diverse esperienze conducono a comprendere quanto il successo di un cocktail bar sia il risultato di una formula complessa fatta di abilità nel saper dosare con equilibrio estro creativo, rispetto di un brief, lettura dei desideri della clientela e pragmatismo nella gestione di tempi e costi del personale.
Le consulenze per il mondo della moda
Grazie al legame con Francesco Pierluigi, ex barmanager presso il Park Hyatt, Mattia inizia a collaborare con la sua società Drinkable che offre servizi legati al mondo del bar catering e alla personalizzazione di eventi per brand di lusso come Cartier e Dior.
“La collaborazione con Drinkable mi ha permesso di entrare in contatto con il mondo della moda, un settore che rappresenta sempre una grande sfida per l’alto standing delle richieste e per la possibilità che offre di confrontarsi con nuovi mondi. In questo modo ogni volta che riesci a dare forma ai desideri di una maison sai di aver creato qualcosa che va oltre il tuo gusto personale ed essere riuscito in un solo drink non solo a realizzare una buona ricetta, ma ad esprimere i valori legati a un marchio di lusso, dare forma a un concetto, a un’ispirazione.”
Consulenze per l’ideazione della drink list: ad ogni locale la sua selezione
Sulla creazione di una drink list, Mattia Pastori, pensa che non esista una regola universale:
“Le ispirazioni possono arrivare nei modi più disparati: dalla lettura di un libro, dal dialogo con i clienti, da una passeggiata in montagna. Ma una buona carta cocktail non può definirsi conclusa finché si arriva nel posto dove sarà servita: sono le suggestioni legate all’atmosfera del luogo e alle richieste della clientela che la rendono completa ed efficace.” spiega Mattia Pastori. “La cosa importante è essere sempre aperti e ricettivi a nuovi stimoli e riuscire a tradurre nelle creazioni il proprio sguardo sulle cose: è solo questo che può fare la differenza.”
Non esiste infatti una formula magica per comporre la drink list perfetta, la cosa importante è ricevere un brief molto chiaro e accurato da parte dal proprio committente e l’instaurazione di un rapporto di fiducia fra il cliente e il consulente che studierà i cocktail da inserire sul menù. La vera chiave del successo per chi fa questo lavoro è la capacità di sviluppare un punto di osservazione critico dall’esterno, ovvero riuscire a guardare il proprio bar e la proposta drink con la prospettiva dell’ospite, della persona che lo frequenterà.
Le Masterclass per i professionisti
Tante anche le masterclass organizzate grazie alle sinergie sviluppate con la scuola di bartending Indrinkable, che coinvolgono guru della mixology internazionale come Giacomo Giannotti del Bar Paradiso di Barcellona, tra i World’s 50 Best Bars, con l’obiettivo primario di fare prima cultura su questa arte, ispirando e formando al meglio le nuove generazioni che scriveranno la storia del bere miscelato.
Tra i tanti progetti e ambizioni per il futuro, Mattia Pastori sta lavorando anche sulla direzione della consulenza per la creazione e sviluppo di nuovi prodotti, che parte dallo studio di sapori e ingredienti per poi strutturare la strategia di lancio anche a livello di branding e marketing, ambiti ormai strettamente connessi per assicurare il successo di un prodotto sul mercato, con l’obiettivo di creare una nuova figura professionale in grado di creare un link ideale tra chi produce e il consumatore finale.
Consulenze e collaborazioni nella ristorazione gourmet
Le attività di consulenza per il Bulk Mixology Bar offrono a Mattia l’opportunità di avviare un primo studio sull’abbinamento della proposta drink con quella food per il bistro curato da Giancarlo Morelli, una collaborazione grazie alla quale nascono nuove sinergie attraverso la partecipazione come guest a serate al ristorante stellato Pomiroeu, dove il fil rouge che collega le diverse cene organizzate dallo chef Morelli è il pairing tra cucina d’autore e gin. Altra recente collaborazione è quella con il ristorante Daniel dello chef Daniel Canzian, dove Mattia Pastori insieme a Drinkable porta in tavola un nuovo modo di pensare l’aperitivo in un ristorante gourmet, attraverso la proposta di una drink list – tutta in dialetto milanese – per celebrare il rituale tipico milanese, portando a tavola le icone del bere miscelato realizzate con mano contemporanea, completate e valorizzate attraverso l’abbinamento con gli stuzzichini di Daniel Canzian, creati per esaltare al meglio le note organolettiche della ricetta liquida. Un’altra grande novità riguarda il servizio: il drink sarà infatti preparato o finito direttamente al tavolo offrendo la possibilità agli ospiti di osservare la gestualità scenografica del mixologist e vivere in maniera coinvolgente il momento della creazione del proprio cocktail.
“La drink list milanese che ho creato per l’aperitivo al Daniel – racconta Mattia Pastori – si ispira e vuole rispecchiare lo stile italiano del bar: è questo il concetto da cui sono partito per dare vita ai 7 cocktail che compongono la proposta pre-dinner del ristorante. In carta sono presenti le icone del buon bere che a partire dalle origini della miscelazione italiana ad oggi, hanno fatto la storia dell’aperitivo made in Italy come l’Americano, lo Spritz e il Negroni, proposti attraverso la mia personale chiave di lettura fatta di essenzialità e tecnica. Il legame con la città di Milano, capitale dell’aperitivo, è il fil rouge che collega le diverse preparazioni e che si manifesta fin dalla lettura della carta, dove ogni cocktail ha un nome dialettale”.





